
L’analisi del lavoro comprende una serie di metodi diversi, principalmente la raccolta sistematica di informazioni sulla mission e sul business.
Un’analisi del lavoro orientata alla costruzione di un team, comporta un esame delle mansioni, dei compiti assegnati e delle competenze richieste dall’azienda ad ogni individuo, che viene, dunque, sottoposto ad analisi . Si procede poi ad un’analisi del lavoro orientata al lavoratore che implica un esame delle conoscenze, abilità, ed altre caratteristiche richieste al collaboratore per eseguire con successo il lavoro stesso . Le informazioni ottenute dalle analisi del lavoro vengono utilizzate per molti scopi, compresa la creazione di procedure , valutazioni delle prestazioni e i criteri che richiedono poi lo sviluppo di programmi di formazione.
Reclutamento e selezione del personale
Valutazione individuale e psicometria
Salute e benessere professionale
Nepotismo sul posto di lavoro, aggressività e violenza
Valutazione del personale
Psico attitudinale, comportamentale, sociale
Motivazione sul posto di lavoro
Stress professionale
Sicurezza sul lavoro . gestione delle emergenze
Cultura organizzativa
Comportamento di gruppo
Efficacia del Team
Composizione della squadra
Task design
Risorse organizzative
Premi e Budget della squadra
Obiettivi della squadra
Soddisfazione e impegno nel lavoro
Comportamento produttivo
Comportamento organizzativo
Innovazione e sviluppo
Comportamento di lavoro controproducente
Colloqui correttivi , di miglioramento e di allontanamento
Leadership aziendale
Team Building
Approcci incentrati sui leader
Studio dei Social e degli effetti comportamentali sugli individui
Approcci incentrati sul comportamento familiare e la comunicazione del nucleo
Sviluppo organizzativo, delle medie e grandi imprese
Studio cognitivo comportamentale delle risorse
Successioni familiari
Cambi generazionali
Organigrammi e loro efficacia
Distacchi , vendite o cambiamenti della compagine aziendale e delle sua missione
Marketing applicativo e relazionale
Dal 1988 al 1996 ho seguito un programma di ricerca sull’intelligenza emotiva a San Diego in California e successivamente a Milano.
Daniel Goleman padre della Q.I. e Q.E. dice :”che ben prima di sviluppare un cervello pensante esisteva un cervello emozionale che è la nostra parte più arcaica: di fronte a un pericolo, per esempio un’auto che arriva ad alta velocità, è il nostro cervello emozionale che ci fa scattare verso la fuga e metterci in salvo.
«In un certo senso abbiamo due cervelli, due menti e due diversi tipi di intelligenza: quella razionale e quella emotiva. Il nostro modo di comportarci nella vita è determinato da entrambi, non solo dal QI, ma anche dall’intelligenza emotiva Q.E., in assenza della quale l’intelletto non può funzionare al meglio».
Psicologo e Formatore dal 1992, opero in ambiti pluralistici (strutture aziendali, società di consulenza, enti pubblici e privati , enti senza scopo di lucro , gruppi e individui privati) i miei percorsi mirano alla personalizzazione dell’azione psico-formativa, allo sviluppo delle capacità comunicative e valutative, alla predisposizione al lavoro ed alla comunicazione di gruppo affrontando la molteciplità dei temi sopra indicati. Durante il corso della mia carriera ha avuto all’incirca 80.000 “allievi”, approfondendo ogni volta tematiche differenti e trasmettendo con concreto cambiamento, quello che un’azione formativa si prefigge come scopo principale: agevolare l’altro in un percorso di crescita individuale.