Quando io ero ragazzo , si tatuavano solo i malviventi o comunque coloro i quali vivevano ai margini della società. Vedere un tatuaggio comunque non era una bella cosa, meglio starne alla larga dal quel tizio…. Oggi sembra che per una ampissimo strato sociale di ragazzi e ragazze non se ne possa più fare a meno. E’ diventato un segno di appartenenza di identificazione ma sopratutto un chiaro segno del “mostrarsi o mostrare” qualcosa a qualcuno. Che il tatuaggio sia fatto per apparire questo è senza ombra di dubbio! Oserei dire che è un urlare senza voce un definirsi senza parlare e molte volte rappresenta un vero segnale di protesta. Nella realtà e che i giovani ed anche i meno giovani trovano nel tatuaggio un modo di comunicare molto forte , indelebile , fisso , perentorio , come un solco scavato a forza nella roccia. Il perchè di tutto questo è la forte mancanza di ascolto che abbiamo verso queste generazioni, l’impossibilità di ricevere e condividere le loro ansie e di farli sentire meno soli nei loro tantissimi momenti topici. Anche lo Stato è Padre assente di questa generazione che non ha più punti di riferimento neanche al di fuori delle mura domestiche. Il tatuaggio è un chiaro segno di mancanza di amore e di comprensione è un chiaro segno di bisogno di appartenenza. Certo è che negli ultimi 20 anni vista l’esplosione di questa moda non possiamo dire di aver passato un eccellente ventennio da annoverare nei libri di storia e quindi forse la mia teoria trova la sua verità….. Diceva Zucchero Fornaciari ” Ho bisogno d’amore sai DIO perchè sennò sto male! P.s Oggi per assurdo sono proprio i malviventi che non si tatuano più hanno capito che hanno minori chance di essere riconosciuti!